DAD - didattica a distanza
È essenziale chiarirsi le idee su quello che si può o non si può fare.
Con Didattica a Distanza si intende una modalità di didattica che permette a studenti e insegnanti di proseguire il percorso di formazione e apprendimento anche se “fisicamente” distanti. Il supporto online e dei suoi strumenti gioca un ruolo fondamentale.
La Didattica (o formazione) a Distanza fa già parte della realtà di molti istituti scolastici italiani che affiancano allo studio in classe, attività di approfondimento attraverso contenuti multimediali fruibili su piattaforme online create ad hoc.
Nella società odierna, ormai, prescindendo dall’emergenza sanitaria in corso, si richiede alla scuola che non solo si adoperi per adattare i suoi programmi ma che metta lo studente nella condizione di acquisire una reale “alfabetizzazione tecnologica” approcciandosi alle tecnologie e alla rete in modo aperto e dinamico, ma tuttavia protetto ed adeguato alla fascia d’età.
Il significato di Didattica a Distanza è facilmente intuibile dall’associazione dei due termini “didattica + distanza”, dove distanza indica la non compresenza fisica dei soggetti coinvolti: i docenti e gli alunni. La loro interazione, in questa modalità di didattica, può avvenire in tempo reale attraverso la connessione in aule web e attraverso la distribuzione di materiale scaricabile online.
Questa modalità ha quindi lo scopo di integrare il lavoro fatto in aula e/o non interrompere la formazione in situazioni di crisi, dove vige la necessità di “restare a casa”. La DAD non è un adempimento formale, ma è l’insieme delle azioni, delle strategie e delle modalità con le quali la scuola continua anche fuori dalle mura. Ciò che cambia sono l’organizzazione, i mezzi, i tempi, ma non la sostanza. Fare didattica a distanza non significa solo inviare compiti da fare a casa; l’apprendimento si fonda sulla relazione educativa e l’interazione docente-studente, che va mantenuta e rafforzata per far fronte alla crisi che gli studenti stanno attraversando. Si costruisce con occasioni di apprendimento attivo, di produzione culturale, di verifica e valutazione secondo nuove modalità di lavoro sincrone e asincrone.
La didattica a distanza ha invaso le case degli italiani. La scuola è una presenza costante, per la maggior parte delle famiglie. Tuttavia, in condizioni normali, è una presenza-assenza: per diverse ore i bambini e i ragazzi sono fuori, a scuola appunto, e poi quando tornano se devono fare i compiti possono farlo, almeno in parte (si spera), per conto loro. Con l’interruzione delle attività didattiche, gli studenti sono sempre a casa. E lo sforzo di raggiungerli con la didattica a distanza ha portato in casa una parte di quello che si fa in classe, coinvolgendo le famiglie molto più dei soliti compiti.
La scuola diventa molto più invasiva. È vitale cercare quindi di chiarirsi le idee su quello che si può o non si può fare con la didattica a distanza per evitare di creare tensioni controproducenti.